Presentazione del libro di Beatrice Peria “La prospettiva invisibile. Forme visuali della temporalità nell’arte”

 

Presentazione del libro di Beatrice Peria

La prospettiva invisibile
Forme visuali della temporalità nell’arte

L’Erma di Bretschneider, 2022

                               Venerdì 27 ottobre 2023, ore 17:30             

MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea
Sapienza Università di Roma, Piazzale Aldo Moro, 5
(accesso dalle scale laterali della terrazza del Palazzo del Rettorato)


 

 

Ne parlano con l’autrice:

 

Dalma Frascarelli, Accademia Belle Arti di Roma

Massimo Moretti, Sapienza Università di Roma

Ilaria Schiaffini, Sapienza Università di Roma

Antonella Sbrilli, Sapienza Università di Roma

Claudio Zambianchi, Sapienza Università di Roma

 

 

Il tempo, grandezza immateriale e per molti aspetti soggettiva, è difficile da concettualizzare, ma ancor più da visualizzare. Non a caso, si è a lungo ritenuto che le arti plastiche, tradizionalmente considerate arti dello spazio, non potessero accedere alla dimensione temporale. Eppure, il tema del tempo, il suo scorrere ineluttabile, la sua memoria, sono presenti in modo costante nella storia dell’arte, dall’arte antica a quella contemporanea, non solo come simboli, allegorie, miti o narrazioni, ma anche come scelte stilistiche o come strategie comunicative.

Parlare di una prospettiva invisibile significa riconoscere l’esistenza di un’altra prospettiva, quella temporale: un sistema più sfumato e elusivo che entra a far parte delle opere d’arte e le innerva dall’interno.

Il libro procede per nuclei tematici e concettuali — i calendari, la Vanitas, la narrazione, l’istante e la durata, la memoria e le memorie — per suggerire alcuni percorsi di lettura, tra i tanti possibili, che gravitano attorno all’idea di temporalità visuale.

Nessun vincolo cronologico, ma, al contrario, un dialogo sempre aperto, tra passato e presente, a dimostrare, sulla scorta della lezione warburghiana, come ogni immagine sia un deposito di memoria, sedimentata ma non inerte, pronta a essere recuperata, attualizzata, e anche mutata di senso.