Video of the Week. Un video d’artista alla settimana #6

A cura di Francesca Gallo e Paola Lagonigro

Michele Böhm, I am NPC F43, 2020

dal 24 febbraio alle 17:00 e fino al 2 marzo 2021

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Il MLAC è lieto di presentare per la prima volta al pubblico I’m NPC F43 di Michele Böhm.

Uno scenario iperrealistico e allo stesso tempo impossibile è popolato da cloni che camminano senza meta. Unico luogo realmente esistente è la Caserma Pepe di Venezia, attorno alla quale Böhm costruisce uno spazio desolante dove spicca il Monumento al Nulla – edificio circolare, vuoto e trasparente – emblema di una realtà in cui tutto sembra essere privo di uno scopo razionale. Nei videogame, gli NPC (Non-Player Character) sono i personaggi sotto il controllo del software e non del giocatore, dotati di un’intelligenza comportamentale, ma spesso goffi e ripetitivi. In I’m NPC F43, Böhm ne vuole “raccontare l’implicita poesia, il senso di pietas che suscitano, l’eterna disponibilità a clonare loro stessi, a percorrere gli scenari e a trovarne gli errori, i bachi”.

Michele Böhm fin dai primi anni Ottanta si distingue nel panorama della computer art italiana (con lo studio Crudelity Stoffe, fondato insieme a Marco Tecce), esponendo già nel 1983 nella memorabile mostra Electra (Musée de l’Art Moderne de la Ville de Paris). Böhm, alias prof. Nulla, è un artista-programmatore: scrive i software con cui lavora, rivendicando un eclettismo stilistico che va dal fotorealismo all’analisi e manipolazione dell’immagine. Con Francesco Palenga ha fondato lo studio Codenrama con cui è attualmente impegnato in un progetto di ricostruzione e riattivazione virtuale della Caserma Pepe di Venezia.

Michele Böhm, I am NPC F43, 2020, software and music Michele Böhm, 20’ 35’’.

 

La prossima settimana: Ida Gerosa